“Meditare non significa evadere la vita, ma prendersi del tempo per guardare in profondità"
Thich Nhat Hanh

le pratiche di meditazione del corso MBOE

Le sei pratiche del Corso MBOE sono disponibili in italiano.

Le pratiche di Social Mindfulness del corso MBOE permettono di coltivare la consapevolezza sociale e di costruire migliori relazioni interpersonali all’interno dei gruppi di lavoro, delle organizzazioni e delle comunità.

 

le pratiche DEL CORSO MBOE

pratiche a "basso dosaggio"

Le pratiche del corso MBOE sono state riconosciute come efficaci e approvate dall’Associazione BAMBA (British Association of Mindfulness-Based Approches) che garantisce la qualità dei programmi basati sulla Mindfulness.

Le pratiche a “basso dosaggio” sono brevi e adatte agli attuali ritmi di vita.

le pratiche del corso MBOE

le pratiche del corso MBOE

Le pratiche del corso MBOE sono sei, una per ogni sessione del training.

Sono pratiche a “basso dosaggio” e pertanto non superano i 10 minuti di durata.

SESSIONE 1

Pratica reset in 3 step

Utilizzate questo breve esercizio di mindfulness strutturato per fermarvi un attimo e distogliere l’attenzione dalla narrazione interna per far riposare il sistema nervoso. Si articola in tre fasi distinte, che introducono alcuni temi chiave della pratica della mindfulness: l’autoconsapevolezza e l’accettazione di sé, la focalizzazione dell’attenzione sulle sensazioni del respiro per interrompere l’attività mentale e il radicamento della consapevolezza nel corpo. Quando ci si è fatti un’idea di come funziona, è sufficiente utilizzarlo senza la registrazione, spesso durante la giornata.

SESSIONE 2

Pratica bodyscan

Il bodyscan getta le basi della meditazione mindfulness: la consapevolezza delle sensazioni del corpo. Queste sensazioni sono il collante delle nostre relazioni e senza di esse siamo disconnessi gli uni dagli altri. Molti di noi hanno imparato a passare così tanto tempo della loro vita nella testa che si sono disconnessi dai sentimenti. Ecco perché è necessario praticare la scansione corporea. Quando vi sarete fatti un’idea di come funziona, praticatelo per periodi più lunghi senza la registrazione. Con il tempo, le sensazioni torneranno nel vostro corpo, come il colore nella vostra vita emotiva. Le persone scoprono anche che il bodyscan le aiuta ad addormentarsi.

SESSIONE 3

Pratica della postura e del respiro

La pratica della meditazione mindfulness non consiste in altro che nel seguire una serie molto semplice di routine attenzionali e posturali. Col tempo, la pratica della mindfulness annulla i memi tossici impressi nella nostra mente e nel nostro corpo. Stare seduti in posizione eretta e sveglia, respirando, è una pratica semplice ma impegnativa, che richiede uno sforzo, ma solo un piccolo sforzo alla volta: uno sforzo eccessivo provoca solo tensione e alimenta modelli di ricerca di obiettivi. L’insegnante di yoga Anita Lewis, che si occupa della formazione degli insegnanti di mindfulness presso l’Oxford Mindfulness Centre, diceva spesso agli studenti che la posizione eretta è la più avanzata tra le posizioni yoga. Lo stare seduti è proprio così. Non aspettatevi troppo. Partite sempre da dove siete e fate un passo alla volta.

SESSIONE 4

Pratica dello stretching e da seduti

L’obiettivo a lungo termine della pratica della mindfulness è liberare gli schemi tossici e stabilirne di nuovi che permettano al corpo umano e al sistema nervoso di funzionare come l’essere umano è progettato per funzionare, anche se in un mondo che ci disconnette da noi stessi, dagli altri e dal nostro ambiente. Gli schemi di pensiero, di emozioni e di comportamento si imprimono nel tessuto connettivo, nelle articolazioni, nei muscoli e nel sistema nervoso. Gli altri ci vedono, prima ancora di rendersene conto, attraverso le sensazioni che colgono quando ci vedono e ci ascoltano. Anche noi captiamo questi messaggi dal nostro corpo, dando forma agli schemi impressi nel nostro corpo e nella nostra mente attraverso le nostre relazioni. Questa meditazione guidata porta all’apertura e alla consapevolezza nell’esplorare i tratti per rilasciare le tensioni e incontrare ciò che è scomodo con pazienza e curiosità – come un gatto o un cane che si stira dopo essersi alzato da un pisolino e poi continua a fare quello che fa un gatto o un cane.

SESSIONE 5

Pratica delle sensazioni emotive

Il lavoro più grande è conoscere noi stessi. Il nostro mondo interiore è plasmato dalle relazioni con gli altri. La connessione con le persone che amiamo e rispettiamo ci fa sentire bene. I sentimenti che proviamo in situazioni difficili ci fanno sentire a disagio. La meditazione sulla consapevolezza delle sensazioni emotive ci aiuta a conoscere le diverse storie che mettiamo in scena nei vari contesti. Il suo scopo è quello di metterci in grado di diventare i padroni dei mondi che creiamo, nella nostra vita e con gli altri.

SESSIONE 6

Pratica della concentrazione e del lasciar vagare la mente

La meditazione sulla concentrazione e sul lasciar vagare la mente è un’introduzione agli stadi avanzati della pratica della meditazione mindfulness. Il tutto si riduce a un equilibrio tra lo sforzo di concentrazione e il rilassamento della postura e l’attenzione allo sviluppo di un campo di consapevolezza radicato nel corpo, in cui gli schemi di pensieri e sensazioni sorgono e svaniscono nella mente. Tutto ciò è supportato dalla comprensione del “come” e del “perché”, che avete appreso e praticato nelle altre registrazioni, e che è supportato anche dal materiale contenuto nel libro Social Mindfulness: Una guida alle meditazioni della Mindfulness-Based Organisational Education.

LE PRATICHE ORIGINALI IN INGLESE

Per ascoltare le pratiche del corso MBOE in lingua originale, potete visitare il sito di Mark Leonard, Mindfulness Connected.

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